Napoli, Stazione Municipio, residenza di età angioina, Palazzo del Balzo
Date
15 giugno 2016
SCHEDA LAVORO
DATAZIONE:
XIV secolo
UBICAZIONE:
Napoli, piazza Municipio – Lavori per la realizzazione della Metropolitana di Napoli – Linea 6 – Stazione Municipio
COMMITTENTE:
SUDMETRO scarl
ALTA SORVEGLIANZA:
Soprintendenza Archeologica di Napoli – Dott.ssa Daniela Giampaola
Soprintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici e Demoantropologici di Napoli – Arch. Ugo Carughi
Soprintendenza Speciale per il Polo museale di Napoli – Dott.ssa Annachiara Alabiso
CONSULENZA SCIENTIFICA:
Arch. Gisella Capponi (I.S.C.R.), Arch. Mariagrazia Filetici (Soprintendenza Archeologica di Roma)
PERIODO DELL’ INTERVENTO:
2008-2009
IL PROBLEMA
Per consentire la realizzazione della stazione Municipio Linea 6, è stato necessario asportare temporaneamente alcune strutture murarie di una residenza di età angioina ritrovate durante lo scavo archeologico.
Le opere smontate sono state conservate in un deposito della Metropolitana e saranno rimontate in sito, rispettando le quote e l’orientamento originale, all’interno della stazione,
Le operazioni, molto complesse, sono state eseguite in un arco di mesi tra il 2008 ed il 2009.
IL METODO
L’intervento è consistito nella preparazione al distacco dei muri, compresi gli intonaci ed i dipinti murali che li rivestivano. La struttura muraria è stata suddivisa in sezioni e documentata dagli archeologi e dagli architetti prima dello smontaggio. E’ stato eseguito il preconsolidamento, sono state realizzate protezioni temporanee e si è garantita l’assistenza continua dei restauratori durante il taglio dei muri ed il montaggio delle strutture in acciaio. Dopo il taglio delle sezioni e dopo la costruzione delle casse d’acciaio necessarie per movimentare e conservare in sicurezza, l’intervento si è completato con l’imballaggio delle sezioni del muro e con il trasporto nell’area di stoccaggio.
Nella fase preparatoria al taglio ed al distacco delle grandi porzioni di muro affrescato è stato eseguito il consolidamento dell’intonaco, con malte idrauliche e con resine acriliche in emulsione.
Per la decoesione della pellicola pittorica sono state impiegate microemulsioni acriliche. Le fessurazioni sono state chiuse con una malta a base di calce.
La protezione della superficie è stata realizzata applicando un bendaggio con tele di garza di cotone con resina acrilica in soluzione.
Per l’imballaggio sono stati utilizzati materiali ammortizzanti, fogli di polietilene espanso di vari spessori e densità.