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Napoli, Certosa di San Martino, Domenico Napoletano, Cona de’ Lani

Date

6 giugno 2016

SCHEDA LAVORO

AUTORE:

Domenico Napoletano

DATAZIONE:

Inizi XVI sec. (firmata e datata 1517)

UBICAZIONE:

Napoli, Museo della Certosa di San Martino

COMMITTENTE:

Soprintendenza per il Polo Museale di Napoli – Dott.ssa Maria Ida Catalano

 

 

 

 

 

IL PROBLEMA

Negli anni sessanta, durante i lavori di restauro della chiesa di Sant’Eligio Maggiore a piazza Mercato distrutta dai bombardamenti del 1943, furono rinvenuti una quantità enorme di frammenti di sculture e di elementi architettonici in terracotta dipinta.

Furono subito riconosciuti come frammenti di un grande altare spariti dalla metà del settecento dalla loro originaria ubicazione, la cappella dei Lani, della ricca congregazione dei bucceri o macellai.

Recuperati dai depositi di Palazzo Reale nel 1999 e trasportati in locali della Soprintendenza in Castel S.Elmo, sono stati oggetto di studio e di interventi conservativi finalizzati alla ricomposizione dal 2000 al 2006.

I frammenti si presentavano coperti da strati di depositi incoerenti e da conglomerati di malta mai rimossi dalla superficie dal momento della scoperta. Le poche tracce di pellicola pittorica e di doratura a bolo ancora presenti sulla terracotta avevano urgente bisogno di un consolidamento.

La pulitura ed il consolidamento delle superfici ha riportato alla luce la preziosa lavorazione di questi rilievi.

Oggi tutte le sculture ed i frammenti delle parti architettoniche sono in deposito presso il museo della Certosa di San Martino. Il restauro non è mai stato portato a termine

IL METODO

Il lavoro si è svolto in più lotti dal 2000 al 2006. Le prime sono state dedicate solo alla ricerca delle connessioni tra i frammenti ed ai primi necessari interventi conservativi.

Sono state eseguite diverse campagne fotografiche e la schedatura completa di tutti i frammenti. Sono stati realizzati i rilievi diretti su tutti i frammenti dell’architettura per consentire lo studio di un assemblaggio “virtuale” e sono state realizzate indagini diagnostiche per la conoscenza delle tecniche d’esecuzione e per approfondire l’analisi dello stato di conservazione.

Nel 2001 in occasione della mostra “Earth and Fire”  il Re David è stato restaurato, integrato e montato su un supporto ed è andato in mostra a Houston al Museum of Fine Arts, catalogo edito dal prof. Bruce Boucher con importanti contributi relativi alla storia della scultura in terracotta Italiana da Donatello a Canova.

Nel 2004 tutti i frammenti dell’architettura sono stati puliti e consolidati.